Carrellone Gommato di Sollevamento

Carrellone Gommato

Lo studio tecnico STIM GRU ha pensato , progettato e realizzato una gru semovente su 4 ruote motrici gommate sterzanti per interno esterno. Chi necessita di movimentare grandi carichi di diverse dimensioni in piazzali all’aperto e all’interno del capannone finalmente può farlo. La gru, realizzata secondo i dettami dell’industria 4.0, si collega mediante un PLC ed un softaware specifico, con la stazione ricevente dello stabilimento, cui trasmette i suoi dati quali velocità, carico sollevato, posizione ecc. Inoltre il portale della gru, dispone di un sistema idraulico di sollevamento con sistema a cannocchiale, per cui può variare la sua altezza massima.

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Sistema di sterzatura delle quattro ruote motrici della gru, comandato da joystick.

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L’esperienza acquisita in 30 anni nella realizzazione di questo tipo di gru, ha permesso STIMGRU di renderle personalizzabili a seconda delle esigenze dei clienti.

Caratteristiche Principali

– Alta efficienza e rapidità nei movimenti, rapidità nelle operazioni di carico e scarico
– É completamente elettrico
– Dotato di ruote sterzanti a 360°, sollevamento a due velocità controllate da inverter
– Funzionamento semplice, facile da montare e smontare
– personalizzazione su portata, scartamento e altezza variabile
– Containerizzabile

La gru a cavalletto semovente della portata di 16 t. è di tipo estremamente innovativo perché:

1. Lo scorrimento della gru non avviene su rotaie e con ruote in acciaio, ma su manto stradale non necessariamente livellato, in quanto la gru dispone di 4 ruote motrici in gomma pneumatica di diametro circa 1400 mm per una larghezza di 375 mm con lo scopo di assicurare un’elevata motricità dell’intera struttura mobile. A questo non sono necessarie installazioni fisse come le travi di fondazione delle gru a cavalletto tradizionali. Questo comporta un grande risparmio di costi di installazione.

2. Le 4 ruote motrici orientabili a coppie con angolo di rotazione da -110° a + 110° ed oltre; possono descrivere nello scorrimento tutti i tipi di traiettorie (comprese le linee rette spezzate anche con angolo di 1°).

3. La gru telescopica dispone di un sistema di sollevamento idraulico su 4 montanti con allungamento a cannocchiale comandati da 2 pistoni idraulici, che le permettono di transitare al di sotto di ostacoli di altezza limitata a 5 m, salvo estendersi con l’estradosso superiore fino ad altezze di 6,40 m

4. Sono disposte sulle gambe delle fotocellule che permettono di evitare eventuali ostacoli in modo da prevenire eventuali errori di manovra da parte dell’operatore: la gru si ferma e riparte a comando in modo da evitare la collisione

5. Sono disposte sui ponti delle fotocellule che individuano la posizione del carrello porta paranco e la trasmettono all’unità di controllo remoto per l’industria 4.0

6. E’ disposta una cella di carico sul paranco che trasmette all’unità di controllo remoto l’entità del carico sollevato.

7. La gru dispone di un inclinometro (ad esempio di un giroscopio) che ne impedisce l’eccessiva inclinazione laterale, con lo scopo di evitarne il ribaltamento o il pendolamento del carico in accordo con le norme FEM. In questa situazione la gru si ferma, trasmette all’unità di controllo remoto l’evento e permette il riavvio alla stabilizzazione del carico

8. La gru viene comandata, oltre che con la pulsantiera pensile, anche a distanza con un JOYSTICK che ne consente il controllo assoluto.

9. La sterzatura delle gomme è assistita da 2 ENCODER che ne controllano il perfetto allineamento e che evitano possibili errori nella sterzatura e nella traiettoria della gru. La stessa è comandata da 2 grossi motoriduttori epicicloidali.

10. I parametri del funzionamento dei motori, dell’entità del carico sollevato, e della posizione del carrello porta paranco, sono rilevati da un PLC a bordo macchina che trasmette i dati ad un’unità remota.

11. La gru presenta una grande versatilità di uso, movimentando carichi sia all’interno che all’esterno dell’opificio, rendendo inutile la locazione di 2 autogru necessarie allo scopo. Questo permette l’abbattimento dei costi di noleggio e velocizza enormemente i tempi di intervento, agevolando la produzione.

12. Il suddetto bene strumentale si integra perfettamente con il sistema logistico del flusso produttivo, e con lavorazioni che riguardano più centri di lavoro sia all’interno che all’esterno dell’opificio.

13. L’interfaccia uomo macchina è molto semplice ed intuitiva, semplificando l’intervento dell’operatore grazie alla chiarezza e immediatezza di comprensione dei simboli riportati sul sistema di comando a JOYSTICK

DATI GENERALI DELLA GRU
  • Portata 16 t.
  • Scartamento 5 m
  • Passo ruote 3,90 m e comunque modificabile in funzione dell’agibilità del varco di passaggio verso l’esterno
  • Altezza massima con l’estradosso della gru di 6,45 m; altezza minima all’estradosso 5 m.
  • Altezza di sollevamento al gancio con gru telescopica nella massima estroflessione circa 5 m
  • Doppia velocità di sollevamento carico 1,3 m/1’ – 4 m/1’
  • Massima velocità di traslazione gru 20 m/1’ regolabile con inverter
  • Velocità di sterzatura gomme 0,67 giri/1’. La sterzatura di 90° avviene in 16 secondi
Principali dispositivi utilizzati sull’attrezzatura di lavoro (gru a cavalletto mobile)
  • Paranco Donati + carrello ad ingombro ridotto a doppia velocità di sollevamento di 1,3 m/1’ – 4 m/1’
  • 2 Pistoni idraulici con relativa centralina con collegamenti elettrici a quadro elettrico realizzato da nostro elettricista. Corsa dei pistoni di circa 1,45 m
  • Sistema di sterzature realizzato con l’ausilio di catene, pignoni, corone, tendicatena e ralle
  • 4 Gomme pneumatiche con cerchi idonei allo scopo
  • 4 Motoriduttori ad assi ortogonali regolabili con inverter fino alla velocità di 20 m/1’
  • 2 motoriduttori epicicloidali per la sterzatura
  • Realizzazione della struttura portante della gru in acciaio strutturale di qualità
  • Realizzazione di pignoni, corone dentate, alberi di trasmissione e relativi montaggi


Si ritiene opportuno dare alcune informazioni circa l’utilizzazione di queste gru

MANUALE DI USO E MANUTENZIONE

Il manuale di uso e manutenzione va consegnato al cliente e deve spiegare come utilizzare il prodotto in sicurezza, limitando i campi di uso e avvertendo dei possibili pericoli.

MESSA IN SERVIZIO ED  IMMIISSIONE SUL MERCATO: differenze

Spesso si fa confusione tra questi due situazioni di Messa in servizio e immissione sul mercato.
Dalla Direttiva Macchine:
Si intende per immissione sul mercato la prima messa a disposizione sul mercato dell’Unione Europea, a titolo oneroso o gratuito, di una macchina o di un componente di sicurezza per la sua distribuzione o impiego.
Si considerano altresì messi sul mercato la macchina o il componente di sicurezza messi a disposizione dopo aver subito modifiche costruttive non rientranti nella ordinaria o straordinaria manutenzione.
Si intende per messa in servizio:

  • la prima utilizzazione della macchina o del componente di sicurezza sul territorio dell’Unione Europea
  • l’utilizzazione della macchina o del componente di sicurezza costruiti sulla base della legislazione precedente e già in servizio alla data di entrata in vigore del presente regolamento, qualora siano stati assoggettati a variazioni delle modalità di utilizzo non previste direttamente dal costruttore.

Cosa si deve fare se si smonta o disattiva temporaneamente un apparecchio di sollevamento prima della scadenza della verifica periodica?

Si raccomanda di scollegare la macchina dall’alimentazione, segnalare con un cartello che la macchina è temporaneamente disattivata e indicare sul registro di controllo della gru la data di disattivazione.

Cosa si deve fare se si vuole rimettere in esercizio un apparecchio di sollevamento dismesso, la cui ultima verifica periodica è scaduta?

Si richiede una verifica straordinaria dell’apparecchio di sollevamento per accertare il mantenimento delle buone condizioni di sicurezza, secondo le norme dell’Art. 71 (comma 8, lettera b, punto 2) del D. L.gs 81/08, qui di seguito riportato.

Fermo restando quanto disposto al comma 4, il datore di lavoro, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o dalle buone prassi o da linee guida, provvede affinché:
a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l’installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon funzionamento;
i b) le attrezzature soggette a influssi (ambienti corrosivi per presenza di vapori acidi o di alte tempertature) che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni pericolose siano sottoposte:
1) ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi;
2) ad interventi di controllo straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali riparazioni trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività.
c) Gli interventi di controllo di cui ai lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente.

Le persone competenti sono il manutentore, l’installatore e l’ingegnere esperto.

Cos’è la dichiarazione di corretta installazione o esecuzione, e chi la deve rilasciare?

È la dichiarazione che gli installatori devono rilasciare per attestare di avere eseguito la lavorazione secondo le norme di sicurezza sul lavoro e le istruzioni fornite dal costruttore dell’impianto di sollevamento. Il verbale di esecuzione prevede una apposita sezione in cui vengono riportati i risultati delle prove dinamiche e la relativa dichiarazione di corretta esecuzione dell’apparecchio di sollevamento. Per questa verifica dovrà essere presente in cantiere il registro di controllo della macchina debitamente compilato dal datore di lavoro.
L’ingegnere esperto, vista la corretta esecuzione del lavoro e la dichiarazione relativa, dichiara che le strutture portanti della gru sono idone a sopportare le sollecitazioni derivanti dall’installazione dell’apparecchio di sollevamento.

Il presente Studio Tecnico di Ingegneria Meccanica STIMGRU, dal 1978 mette a disposizione dei clienti le proprie competenze.

Inoltre, se la precedente verifica è scaduta, si deve far eseguire una nuova verifica periodica prima di rimettere in servizio l’impianto ed in questo caso è opportuno rivolgersi all’Organismo di Verifica Vericert (o agli elenchi dell’INAIL) o a STIMGRU per informazioni.

Per quali impianti di sollevamento è obbligatoria la verifica trimestrale?

La verifica trimestrale è obbligatoria per i seguenti apparecchi di sollevamento, anche con portata inferiore ai 200 Kg:
Gru a bandiera;
Carroponte;
Gru monorotaie;
Gru a cavalletto;
Gru a torre;
Gru derrick;
Gru su autocarro;
Autogrù.
Gru a cavalletto semovente
Gru a portale mobile
Carrellone gommato di sollevamento

Il limitatore di carico sui mezzi di sollevamento NON MARCATI CE è obbligatorio? Quale normativa ne prescrive l’installazione?

Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, noto anche come testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, prevede che le misure di sicurezza devono essere aggiornate in base allo stato dell’arte della tecnica. Di conseguenza, durante la verifica periodica di un apparecchio di sollevamento un funzionario USL può prescrivere di installare il limitatore di carico sul mezzo.

Chi deve eseguire la verifica trimestrale delle funi delle gru edili e delle funi e catene dei mezzi di sollevamento?

Per legge, la ditta che esegue le verifiche periodiche degli impianti di sollevamento ha l’obbligo di verificare le funi e le catene ogni 3 mesi. Qualora il datore di lavoro decida di affidare il controllo delle funi a una società terza, la responsabilità viene assunta da quest’ultima, che rilascia la dichiarazione di corretta esecuzione della verifica.

Questo tipo di verifica può anche essere eseguito dal manovratore della gru o da personale esperto all’interno dello stesso stabilimento che utilizza la gru.
L’azienda proprietaria o utilizzatrice degli apparecchi di sollevamento ha l’obbligo di attivarsi affinché la verifica venga eseguita nei termini di legge e di verificare le credenziali del professionista ingegnere esperto o della società che effettua la verifica. L’avvenuta verifica va annotata dal datore di lavoro nel registro di controllo, sulla base della dichiarazione rilasciata dal tecnico competente. Tale dichiarazione dovrà essere conservata e tenuta a disposizione degli organi di vigilanza.

Chi deve richiedere e chi deve eseguire la verifica decennale dei mezzi di sollevamento?

Trascorsi i 10 anni di vita della macchina, gli organi di vigilanza possono prescrivere che quest’ultima venga sottoposta a verifica decennale da parte di professionisti abilitati alla verifica strutturale e delle saldature (ad esempio, ingegneri iscritti all’albo di cui STIM GRU è dotato o a società abilitate alla verifica delle saldature con liquidi penetranti o altro). Non esiste un criterio univoco in base al quale tale controllo viene deciso: è sufficiente che l’impianto di sollevamento abbia più di 10 anni.

La verifica decennale consiste in un’indagine molto capillare finalizzata a stabilire lo stato di efficienza e sicurezza della macchina e di ogni sua componente strutturale. In base all’esito dei test effettuati, il tecnico incaricato valuta se l’apparecchio di sollevamento può essere ancora utilizzato. Il presente Studio Tecnico di Ingegneria Meccanica STIMGRU, dal 1978 mette a disposizione dei clienti le proprie competenze.

Cos’è la dichiarazione di corretta installazione della gru o esecuzione del corretto montaggio e chi la deve rilasciare?

È la dichiarazione che gli installatori devono rilasciare per attestare di avere eseguito la lavorazione secondo le norme di sicurezza sul lavoro e le istruzioni fornite dal costruttore delle gru edili o dell’impianto di sollevamento. Il verbale di esecuzione STIMGRU prevede una apposita sezione in cui vengono riportati i risultati delle prove dinamiche e la relativa dichiarazione di corretta esecuzione dell’apparecchio di sollevamento. Per questa verifica dovrà essere presente in cantiere il registro di controllo della macchina debitamente compilato dal datore di lavoro.

Registro di controllo

A cosa serve il registro di controllo della gru?

Serve a fornire un quadro generale ed immediato di tutti gli interventi eseguiti sulla gru, riportati in ordine cronologico.

Chi deve tenere aggiornato il registro di controllo della gru?

La ditta che effettua le verifiche periodiche degli apparecchi di sollevamento ha l’obbligo di aggiornare il registro di controllo.

Cosa si deve fare se si smarrisce il registro di controllo?

Se si smarrisce il registro, è necessario ripristinarlo richiedendo il formulario alla ditta che si occupa dell’assistenza degli apparecchi di sollevamento, procedendo alla ricostruzione degli eventi nell’ordine in cui si sono verificati attraverso i verbali di esecuzione delle lavorazioni effettuate sulla macchina.

Prima verifica apparecchi di sollevamento

Quando si deve richiedere la prima verifica periodica degli apparecchi di sollevamento all’INAIL?

Prendendo come riferimento la data della messa in servizio della gru, il datore di lavoro deve inviare la richiesta di immatricolazione della gru al più presto all’INAIL competente per territorio. L’INAIL è obbligato a comunicare in breve tempo i relativi numeri di matricola. Ricevuto per posta certificata il numero di matricola (il numero di matricola può essere comunicato al consulente incaricato di trattare le pratiche INAIL tramite il CIVA), il proprietario della gru deve inviare all’INAIL per via telematica tramite il CIVA richiesta di prima verifica, citando il numero di matricola assegnato precedentemente dall’INAIL. Nella richiesta di prima verifica bisogna citare il nome dell’Organismo Notificato presente sul territorio e riportato negli elenchi dell’INAIL. Questa citazione è importante, perché nel caso di impossibilità dell’INAIL ad eseguire la prima verifica periodica, viene incaricato dall’INAIL dell’esecuzione della prima verifica periodica lo stesso Organismo Notificato riportato nella domanda di immatricolazione della gru. Nel caso si incontrino difficoltà, si consiglia di avvalersi della collaborazione di un consulente esperto qual è STIMGRU.

Nel caso che la gru non superi la prima verifica dell’INAIL o nel caso che si siano commessi degli errori nella compilazione dei moduli di immatricolazione o di prima verifica, si possono richiedere chiarimenti a STIMGRU.

Se si è dimenticato di denunciare l’installazione di una gru all’ISPESL, cosa si deve fare?

Si denuncia immediatamente l’installazione della gru per non pagare la sanzione pecuniaria imposta dagli organi di controllo.

Chi rilascia la documentazione da allegare alla denuncia di messa in servizio o immatricolazione dell’impianto di sollevamento da inviare all’INAIL e all’USL?

Il certificato di conformità CE della macchina deve essere rilasciato dal costruttore della gru e di solito viene consegnato unitamente al manuale di uso e manutenzione.

Acquisto, vendita o messa fuori servizio impianti di sollevamento

Cosa si deve fare in caso di demolizione, vendita o messa fuori servizio di un’attrezzatura di lavoro per il sollevamento?

Come previsto dal D.M. 11 aprile 2011 (Allegato II° al punto 5.3.3), il datore di lavoro deve comunicare alla sede INAIL competente la demolizione, la vendita o la messa fuori servizio dell’impianto di sollevamento e informare anche l’ufficio ASL territorialmente competente. In caso di demolizione di un impianto di sollevamento, occorre allegare alla comunicazione inviata all’ASL il libretto e l’eventuale targhetta metallica di identificazione dell’ENPI o dell’ISPESL.

Cosa si deve fare se si acquista un impianto di sollevamento usato?

Si deve richiedere al venditore il libretto di omologazione rilasciato dall’ENPI (per apparecchi immatricolati prima del 1983) o dall’ISPESL (per apparecchi immatricolati dal 1983 al 1996).

Cosa si deve fare se il venditore ha smarrito il libretto di cui sopra?

Ci si deve rivolgere a STIMGRUche provvederà a risolvere la situazione. In ogni caso è opportuno consultare STIMGRU prima dell’acquisto.

Per apparecchi di sollevamento provvisti di marcatura CE, occorre farsi rilasciare la dichiarazione di conformità del costruttore della gru originale, le istruzioni per l’uso e la manutenzione, il registro dei controlli eseguiti e la relativa scheda tecnica. In tutti i casi, è necessario farsi rilasciare il verbale dell’ultima verifica effettuata.

Si può utilizzare un apparecchio di sollevamento che risulta in funzione da molti anni, o che è stato utilizzato molto frequentemente?

Si deve verificare sul manuale d’uso dell’impianto di sollevamento il numero massimo di cicli di lavorazione. Se tale informazione non è presente nel manuale d’uso e manutenzione è opportuno rivolgersi a STIMGRU.

Indagine supplementare apparecchi di sollevamento

Che cosa si intende per indagine supplementare o relazione dei cicli residui?

ll D.M. 11 aprile 2011 sancisce l’obbligo dell’indagine supplementare, chiamata anche verifica ventennale o calcolo dei cicli vita residui della gru. Tale verifica è volta ad individuare eventuali vizi, difetti o anomalie nell’utilizzo di attrezzature di lavoro per il sollevamento messe in esercizio da oltre 20 anni. La relazione dei cicli di vita residua della gru consiste in una certificazione redatta a seguito di un’indagine strutturale approfondita sulla macchina, e stabilisce la vita residua in cui l’impianto potrà ancora operare in condizioni di sicurezza.

Quali attrezzature di lavoro devono essere sottoposte ad indagine supplementare?

Il D.M. 11 aprile 2011 obbliga i datori di lavoro che utilizzano macchine per il sollevamento classificate come gru mobili (gru per edilizia), gru trasferibili (autogru e gru da camion) o ponti mobili sviluppati su carro ad azionamento motorizzato ad effettuare un’indagine supplementare allo scadere dei 20 anni dalla messa in servizio. Ecco le attrezzature di sollevamento soggette all’obbligo di verifica ventennale:

• Gru a bandiera;
• Carroponte;
• Gru monorotaie;
• Gru a cavalletto;
• Gru a torre;
• Gru derrick;
• Gru su autocarro;
• Autogrù
• Gru a cavalletto semovente
• Gru a portale mobile
• Carrellone gommato di sollevamento

Sostituzione funi, catene o ganci di una gru e installazione radiocomando

Cosa si deve fare in caso di sostituzione delle funi o delle catene di una gru?

Occorre far sostituire la fune (catena o gancio) deteriorata con un’altra fune delle medesime caratteristiche da una persona competente. Puoi trovare i dati tecnici delle funi nel libretto di immatricolazione o, in sua assenza, nel manuale di istruzioni del fabbricante. Si annota la sostituzione all’interno del libretto di collaudo/omologazione e nel registro di controllo. La dichiarazione di conformità della fune deve essere conservata.

Si puà utilizzare un gancio di portata superiore rispetto al gancio omologato con l’apparecchio di sollevamento?

Si, è una scelta possibile, che migliora il livello di sicurezza dell’impianto.
La portata dell’apparecchio di sollevamento non aumenta, perche la portata è determinata dall’elemento strutturale più debole.

Cosa si deve fare per installare un radiocomando su un impianto di sollevamento?

Si deve richiedere all’installatore del radiocomando la seguente documentazione:
• Una dichiarazione di corretta installazione;
• Lo schema elettrico di accoppiamento del radiocomando col quadro elettrico a bordo macchina;
• La dichiarazione di conformità del costruttore del radiocomando;
• Il manuale d’uso.
• Il certificato di conformità CE