Gru a cavalletto mobile
Areta
La gru a portale mobile in esame è del tipo a cavalletto semovente gommata portata massima da 8 t.
La gru di sollevamento è libera di muoversi all’interno di un opificio industriale, dispone di un sistema di sterzatura autonomo per cui non utilizza guide e/o rotaie per lo scorrimento, pertanto è una macchina di sollevamento semovente che non richiede installazioni fisse.
Questo tipo di gru semovente è privo di carrello di traslazione del paranco che è fissato sull’intelaiatura della stessa.
La sterzatura della gru avviene per regolazione della velocità di rotazione delle due ruote motrici, anche con inversione del verso di rotazione. La movimentazione della gru a cavalletto mobile specificatamente su richiesta del cliente, avviene con cavo trifase.
Questo tipo di gru da interno ed esterno è in grado di ruotare sul proprio asse verticale e può essere anche ad altezza variabile con sollevamento telescopico idraulico.
Caratteristiche principali
- Portata massima 8 t
- Distanza fra gli assi delle ruote (scartamento) 2,35m
- Passo fra le ruote della gru 2,35m
- Ingombro massimo in altezza della gru 4,092mm
- Diametro delle ruote mortrici 300mm
- Diametro delle ruote folli gemellate 250 m/min
- Velocità massima di traslazione della gru 10,00 m/min
- Velocità ridotta di traslazione della gru 0,00 m/min
- Velocità di sollevamento 4m/min
- Velocità ridotta di sollevamento 0,00 m/min
- Paranco di marca MISIA XM525 NS4H7/5 con corsa gancio 7m
- Dotata di limitatore di carico N. di fabbrica 107124
- Altezza di sollevamento 3m
Il sollevamento e lo scorrimento della gru sono regolati da INVERTER. Le velocità di sollevamento e di scorrimento della gru hanno una rampa di accelerazione graduale da 0 m/1′.
La sterzatura della gru avviene per regolazione della velocità di rotazione delle due ruote motrici, anche con inversione del verso di rotazione. La movimentazione della gru avviene con radiocomando a joystick. L’alimentazione della gru, specificatamente su richiesta del cliente, avviene con cavo.
Sistema di sterzatura della gru comandato da joystick con due ruote motrici.
Galleria fotografica
Monografia gru a cavalletto mobili
Si trattava di una gru della portata di 2 t., lunga 12,135 m e mobile su pavimento industriale. Fu fornita all’Aeroporto Militare di Brindisi per sollevare per la manutenzione i motori degli elicotteri da guerra che stanziavano in un Hangar. La gru disponeva di 2 carrelli sovrapposti con lo scopo di individuare con esattezza il punto di aggancio per il sollevamento del motore. La gru era alimentata con cavo anti schiacciamento e disponeva di una pulsantiera pensile di comando. La gru, con 2 motori di traslazione, si posizionava a cavallo dell’elicottero e grazie ad un sistema idraulico, puntava 4 martinetti necessari per stabilizzarsi. Successivamente sollevava il motore e lo trasportava al rimessaggio. Sono state progettate e fatte costruire altre gru dello stesso tipo per varie altre amministrazioni militari. Successivamente nel 2016 c’è una svolta: la gru della fotografia è stata venduta ad una ditta che fa estrusione di materia plastica. La sua portata è di 8 t. , il suo scopo consisteva nel sollevare dalla macchina dell’estrusione un pesante stampo di acciaio e di collocarlo in un apposito magazzino stampi. Il progresso rispetto alle precedenti tipologie di gru mobili consisteva nel non usare i martinetti idraulici nella fase di posizionamento e disporre di un radiocomando a Joystick. Questo tipo di gru può essere fornita di alimentazione a cavo anti schiacciamento e/o di alimentazione a batterie oppure può essere alimentata da un gruppo elettrogeno montato sulla base della gru per la movimentazione anche su piazzali esterni. In tal caso la gru viene fornita di ruote gommate e di un dispositivo che riduce l’oscillazione del carico secondo la norma UNI-EN 13000.
Vantaggi rispetto ad un carrello elevatore della portata di 8 t:
- Grande possibilità di movimento in spazi angusti
- Possibilità di portate fino a 20 t
- Possibile alimentazione per esterno con gruppo elettrogeno
- Costi di acquisto sul nuovo molto inferiori
- Utilizzo in spazi insufficienti per passaggio carroponte
- Velocità di traslazione/sollevamento inferiore a quella di un carrello elevatore
- Trattasi di un apparecchio di sollevamento con gancio e quindi soggetto a denuncia INAIL
Caratteristiche Tecniche Carrello elevatore da 8 t
- Peso del carrello 16000 Kg con batterie
- Peso batterie 2785 Kg
- Larghezza totale 2141 mm
- Lunghezza massima 5450 mm
- Raggio di sterzo 3111 mm
- Velocità di marcia con carico 260 m/1’
- Velocità di sollevamento con carico 19,2 m/1’
- Freno di serv. idraulico Potenza Motore 2×21 Kw
- Sterzatura idraulica
- Operatore in cabina
Caratteristiche Tecniche Gru mobile da 8 t
- Peso gru 2000 Kg (senza batterie)
- Possibile aliment. con batterie o gruppo elettrogeno
- Larghezza totale 2600 mm
- Lunghezza massima 2600 mm
- Raggio di sterzo 0 mm
- Velocità di marcia con carico 20 m/1’
- Velocità di sollevamento con carico 8 m/1’
- Freno elettronico
- Potenza motore 2×4 Kw (modulabile con inverter)
- Sterzatura elettronica
- Operatore a terra con comando a Joystick
- Costo gru nuova pari al costo di un carrello elevatore usato diesel del 2008 pari a 60000 euro+IVA
Gru mobile come da video per la movimentazione all’interno di un capannone dove non sono presenti spazi di manovra per un carroponte. La gru serve anche il piazzale esterno per trasportare il materiale direttamente sulle macchine all’interno del capannone. Sterzatura con traiettorie curvilinee/rettilinee ad angolo acuto da 0 a 160°: la gru dispone di 4 ruote motrici indipendenti e sterzanti a coppie.
TITOLO III – USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81
I controlli di manutenzione periodica previsti dal comma 8 dell’art. 71 del suddetto Decreto Legislativo 81-2008 devono essere effettuati da ditte specializzate o dallo stesso utente. I risultati devono essere riportati per iscritto nel registro di controllo e i risultati dei controlli effettuati negli ultimi 3 anni devono essere tenuti a disposizione degli organi di vigilanza.
Fermo restando quanto disposto al comma 4, il datore di lavoro, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o dalle buone prassi o da linee guida, provvede affinché:
a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un
controllo iniziale (dopo l’installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon funzionamento;
b) le attrezzature soggette a influssi (ad esempio ambiente marino altamente corrosivo) che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a
situazioni pericolose siano sottoposte:
1) ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai
fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di
buona prassi;
2) ad interventi di controllo straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di
sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze
pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali riparazioni trasformazioni, incidenti,
fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività.
c) Gli interventi di controllo di cui ai lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente.
La norma UNI ISO 9927-1 introduce ulteriori chiarimenti circa le “ispezioni”, “i controlli”, “la vita residua”; “l’ingegnere esperto” è inteso come persona competente.
Il presente Studio Tecnico di Ingegneria Meccanica STIMGRU , dal 1978 mette a disposizione dei clienti le proprie competenze.
Le ispezioni approfondite sono raccomandate ad intervalli periodici dalla messa in servizio, come indicati ad esempio nel Punto 7.3 Norma ISO 9927-3:2005 relativamente alle gru ed estensivamente applicabili, salvo diverse indicazioni del costruttore, anche alle attrezzature sottogancio: 4 anni, 8 anni, 10 anni 12 anni, 14 anni, ed ogni anno dopo il 14°.
Quando l’ispezione approfondita viene compiuta dopo 20 anni dalla messa in servizio della gru, si parla di verifica ventennale. E’ pertanto opportuno procedere alle ispezioni e controlli periodici approfonditi sopra citati, secondo quanto prescritto dalle norme tecniche o dalle procedure di controllo adottate in alcune Regioni dagli organi competenti, alla effettuazione di un accertamento del periodo residuo di esercizio dell’apparecchio (calcolo cicli di vita residua) e alla contestuale “ispezione approfondita” (Punto 7 Norma ISO 9927-3:2005) da parte dell’Ingegnere Esperto ( Punto 5.2.2 della Norma UNI ISO 9927-1).
La normativa – in particolare – identifica quest’ultimo come un ingegnere esperto con comprovata formazione ed esperienza in materia di apparecchiature di sollevamento in grado di giudicare la condizione di sicurezza dell’apparecchio, ovvero valutare ed attestare l’idoneità dal punto di vista del suo funzionamento in sicurezza. L’ingegnere esperto può decidere – anche a seguito dello smontaggio di elementi di carpenteria – quali misure devono essere adottate al fine di mantenere in esercizio l’apparecchiatura e allo stesso tempo garantire al proprietario, a fronte di interventi di riparazione, un eventuale uso futuro dell’apparecchio in sicurezza.
Lo studio tecnico STIM GRU ha pensato, progettato e realizzato una gru semovente su 4 ruote motrici gommate sterzanti per interno esterno. Chi necessita di movimentare grandi carichi di diverse dimensioni in piazzali all’aperto e all’interno del capannone finalmente può farlo. La gru, realizzata secondo i dettami dell’industria 4.0, si collega mediante un PLC ed un softaware specifico, con la stazione ricevente dello stabilimento, cui trasmette i suoi dati quali velocità, carico sollevato, posizione ecc. Inoltre il portale della gru, dispone di un sistema idraulico di sollevamento con sistema a cannocchiale, per cui può variare la sua altezza massima.
OLEODINAMICA TRANESE GRU SEMOVENTE TELESCOPICA SU RUOTE GOMMATE E STERZANTI : GRU TOTALMENTE INTROFLESSA (minima altezza del portale)
OLEODINAMICA TRANESE GRU SEMOVENTE TELESCOPICA SU 4 RUOTE MOTRICI GOMMATE E STERZANTI : GRU TOTALMENTE ESTROFLESSA (massima altezza del portale)
OLEODINAMICA TRANESE GRU SEMOVENTE TELESCOPICA GOMMATE SU 4 RUOTE MOTRICI E STERZANTI : GRU TOTALMENTE INTROFLESSA
GRU TOTALMENTE ESTROFLESSA (massima altezza del portale)
OLEODINAMICA TRANESE GRU SEMOVENTE SU 4 RUOTE MOTRICI GOMMATE E STERZANTI: ruote sterzate
L’esperienza acquisita in 30 anni nella realizzazione di questo tipo di gru, ha permesso STIMGRU di renderle personalizzabili a seconda delle esigenze dei clienti.
Caratteristiche principali
- Alta efficienza e rapidità nei movimenti, rapidità nelle operazioni di carico e scarico
- É completamente elettrico
- Dotato di ruote sterzanti a 360°, sollevamento a due velocità controllate da inverter
- Funzionamento semplice, facile da montare e smontare
- personalizzazione su portata, scartamento e altezza variabile
- Containerizzabile
La gru a cavalletto semovente della portata di 16 t. è di tipo estremamente innovativo perché:
- Lo scorrimento della gru non avviene su rotaie e con ruote in acciaio, ma su manto stradale non necessariamente livellato, in quanto la gru dispone di 4 ruote motrici in gomma pneumatica di diametro circa 1400 mm per una larghezza di 375 mm con lo scopo di assicurare un’elevata motricità dell’intera struttura mobile. A questo non sono necessarie installazioni fisse come le travi di fondazione delle gru a cavalletto tradizionali. Questo comporta un grande risparmio di costi di installazione.
- Le 4 ruote motrici orientabili a coppie con angolo di rotazione da -110° a + 110° ed oltre; possono descrivere nello scorrimento tutti i tipi di traiettorie (comprese le linee rette spezzate anche con angolo di 1°).
- La gru telescopica dispone di un sistema di sollevamento idraulico su 4 montanti con allungamento a cannocchiale comandati da 2 pistoni idraulici, che le permettono di transitare al di sotto di ostacoli di altezza limitata a 5 m, salvo estendersi con l’estradosso superiore fino ad altezze di 6,40 m
- Sono disposte sulle gambe delle fotocellule che permettono di evitare eventuali ostacoli in modo da prevenire eventuali errori di manovra da parte dell’operatore: la gru si ferma e riparte a comando in modo da evitare la collisione
- Sono disposte sui ponti delle fotocellule che individuano la posizione del carrello porta paranco e la trasmettono all’unità di controllo remoto per l’industria 4.0
- E’ disposta una cella di carico sul paranco che trasmette all’unità di controllo remoto l’entità del carico sollevato.
- La gru dispone di un inclinometro (ad esempio di un giroscopio) che ne impedisce l’eccessiva inclinazione laterale, con lo scopo di evitarne il ribaltamento o il pendolamento del carico in accordo con le norme FEM. In questa situazione la gru si ferma, trasmette all’unità di controllo remoto l’evento e permette il riavvio alla stabilizzazione del carico
- La gru viene comandata, oltre che con la pulsantiera pensile, anche a distanza con un JOYSTICK che ne consente il controllo assoluto.
- La sterzatura delle gomme è assistita da 2 ENCODER che ne controllano il perfetto allineamento e che evitano possibili errori nella sterzatura e nella traiettoria della gru. La stessa è comandata da 2 grossi motoriduttori epicicloidali.
- I parametri del funzionamento dei motori, dell’entità del carico sollevato, e della posizione del carrello porta paranco, sono rilevati da un PLC a bordo macchina che trasmette i dati ad un’unità remota.
- La gru presenta una grande versatilità di uso, movimentando carichi sia all’interno che all’esterno dell’opificio, rendendo inutile la locazione di 2 autogru necessarie allo scopo. Questo permette l’abbattimento dei costi di noleggio e velocizza enormemente i tempi di intervento, agevolando la produzione.
- Il suddetto bene strumentale si integra perfettamente con il sistema logistico del flusso produttivo, e con lavorazioni che riguardano più centri di lavoro sia all’interno che all’esterno dell’opificio.
- L’interfaccia uomo macchina è molto semplice ed intuitiva, semplificando l’intervento dell’operatore grazie alla chiarezza e immediatezza di comprensione dei simboli riportati sul sistema di comando a JOYSTICK
DATI GENERALI DELLA GRU
Portata 16 t.
Scartamento 5 m
Passo ruote 3,90 m e comunque modificabile in funzione dell’agibilità del varco di passaggio verso l’esterno
Altezza massima con l’estradosso della gru di 6,45 m; altezza minima all’estradosso 5 m.
Altezza di sollevamento al gancio con gru telescopica nella massima estroflessione circa 5 m
Doppia velocità di sollevamento carico 1,3 m/1’ – 4 m/1’
Massima velocità di traslazione gru 20 m/1’ regolabile con inverter
Velocità di sterzatura gomme 0,67 giri/1’. La sterzatura di 90° avviene in 16 secondi
Principali dispositivi utilizzati sull’attrezzatura di lavoro (gru a cavalletto mobile)
- Paranco Donati + carrello ad ingombro ridotto a doppia velocità di sollevamento di 1,3 m/1’ – 4 m/1’
- 2 Pistoni idraulici con relativa centralina con collegamenti elettrici a quadro elettrico realizzato da nostro elettricista. Corsa dei pistoni di circa 1,45 m
- Sistema di sterzature realizzato con l’ausilio di catene, pignoni, corone, tendicatena e ralle
- 4 Gomme pneumatiche con cerchi idonei allo scopo
- 4 Motoriduttori ad assi ortogonali regolabili con inverter fino alla velocità di 20 m/1’
- 2 motoriduttori epicicloidali per la sterzatura
- Realizzazione della struttura portante della gru in acciaio strutturale di qualità
- Realizzazione di pignoni, corone dentate, alberi di trasmissione e relativi montaggi
Si ritiene opportuno dare alcune informazioni circa l’utilizzazione di queste gru
MANUALE DI USO E MANUTENZIONE
Il manuale di uso e manutenzione va consegnato al cliente e deve spiegare come utilizzare il prodotto in sicurezza, limitando i campi di uso e avvertendo dei possibili pericoli.
MESSA IN SERVIZIO ED IMMIISSIONE SUL MERCATO: differenze
Spesso si fa confusione tra questi due situazioni di Messa in servizio e immissione sul mercato.
Dalla Direttiva Macchine:
Si intende per immissione sul mercato la prima messa a disposizione sul mercato dell’Unione Europea, a titolo oneroso o gratuito, di una macchina o di un componente di sicurezza per la sua distribuzione o impiego.
Si considerano altresì messi sul mercato la macchina o il componente di sicurezza messi a disposizione dopo aver subito modifiche costruttive non rientranti nella ordinaria o straordinaria manutenzione.
Si intende per messa in servizio:
- la prima utilizzazione della macchina o del componente di sicurezza sul territorio dell’Unione Europea
- l’utilizzazione della macchina o del componente di sicurezza costruiti sulla base della legislazione precedente e già in servizio alla data di entrata in vigore del presente regolamento, qualora siano stati assoggettati a variazioni delle modalità di utilizzo non previste direttamente dal costruttore.
Cosa si deve fare se si smonta o disattiva temporaneamente un apparecchio di sollevamento prima della scadenza della verifica periodica?
Si raccomanda di scollegare la macchina dall’alimentazione, segnalare con un cartello che la macchina è temporaneamente disattivata e indicare sul registro di controllo della gru la data di disattivazione.
Cosa si deve fare se si vuole rimettere in esercizio un apparecchio di sollevamento dismesso, la cui ultima verifica periodica è scaduta?
Si richiede una verifica straordinaria dell’apparecchio di sollevamento per accertare il mantenimento delle buone condizioni di sicurezza, secondo le norme dell’Art. 71 (comma 8, lettera b, punto 2) del D. L.gs 81/08, qui di seguito riportato.
Fermo restando quanto disposto al comma 4, il datore di lavoro, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o dalle buone prassi o da linee guida, provvede affinché:
a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l’installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon funzionamento;
i b) le attrezzature soggette a influssi (ambienti corrosivi per presenza di vapori acidi o di alte tempertature) che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a
situazioni pericolose siano sottoposte:
1) ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi;
2) ad interventi di controllo straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali riparazioni trasformazioni, incidenti,
fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività.
c) Gli interventi di controllo di cui ai lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente.
Le persone competenti sono il manutentore, l’installatore e l’ingegnere esperto.
Cos’è la dichiarazione di corretta installazione o esecuzione, e chi la deve rilasciare?
È la dichiarazione che gli installatori devono rilasciare per attestare di avere eseguito la lavorazione secondo le norme di sicurezza sul lavoro e le istruzioni fornite dal costruttore dell’impianto di sollevamento. Il verbale di esecuzione prevede una apposita sezione in cui vengono riportati i risultati delle prove dinamiche e la relativa dichiarazione di corretta esecuzione dell’apparecchio di sollevamento. Per questa verifica dovrà essere presente in cantiere il registro di controllo della macchina debitamente compilato dal datore di lavoro.
L’ingegnere esperto, vista la corretta esecuzione del lavoro e la dichiarazione relativa, dichiara che le strutture portanti della gru sono idone a sopportare le sollecitazioni derivanti dall’installazione dell’apparecchio di sollevamento.
Il presente Studio Tecnico di Ingegneria Meccanica STIMGRU, dal 1978 mette a disposizione dei clienti le proprie competenze.
Inoltre, se la precedente verifica è scaduta, si deve far eseguire una nuova verifica periodica prima di rimettere in servizio l’impianto ed in questo caso è opportuno rivolgersi all’Organismo di Verifica Vericert (o agli elenchi dell’INAIL) o a STIMGRU per informazioni.
Per quali impianti di sollevamento è obbligatoria la verifica trimestrale?
La verifica trimestrale è obbligatoria per i seguenti apparecchi di sollevamento, anche con portata inferiore ai 200 Kg:
- Gru a bandiera;
- Carroponte;
- Gru monorotaie;
- Gru a cavalletto;
- Gru a torre;
- Gru derrick;
- Gru su autocarro;
- Autogrù.
- Gru a cavalletto semovente
- Gru a portale mobile
- Carrellone gommato di sollevamento
Il limitatore di carico sui mezzi di sollevamento NON MARCATI CE è obbligatorio?
Quale normativa ne prescrive l’installazione?
Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, noto anche come testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, prevede che le misure di sicurezza devono essere aggiornate in base allo stato dell’arte della tecnica. Di conseguenza, durante la verifica periodica di un apparecchio di sollevamento un funzionario USL può prescrivere di installare il limitatore di carico sul mezzo.
Chi deve eseguire la verifica trimestrale delle funi delle gru edili e delle funi e catene dei mezzi di sollevamento?
Per legge, la ditta che esegue le verifiche periodiche degli impianti di sollevamento ha l’obbligo di verificare le funi e le catene ogni 3 mesi. Qualora il datore di lavoro decida di affidare il controllo delle funi a una società terza, la responsabilità viene assunta da quest’ultima, che rilascia la dichiarazione di corretta esecuzione della verifica.
Questo tipo di verifica può anche essere eseguito dal manovratore della gru o da personale esperto all’interno dello stesso stabilimento che utilizza la gru.
L’azienda proprietaria o utilizzatrice degli apparecchi di sollevamento ha l’obbligo di attivarsi affinché la verifica venga eseguita nei termini di legge e di verificare le credenziali del professionista ingegnere esperto o della società che effettua la verifica. L’avvenuta verifica va annotata dal datore di lavoro nel registro di controllo, sulla base della dichiarazione rilasciata dal tecnico competente. Tale dichiarazione dovrà essere conservata e tenuta a disposizione degli organi di vigilanza.
Chi deve richiedere e chi deve eseguire la verifica decennale dei mezzi di sollevamento?
Trascorsi i 10 anni di vita della macchina, gli organi di vigilanza possono prescrivere che quest’ultima venga sottoposta a verifica decennale da parte di professionisti abilitati alla verifica strutturale e delle saldature (ad esempio, ingegneri iscritti all’albo di cui STIM GRU è dotato o a società abilitate alla verifica delle saldature con liquidi penetranti o altro). Non esiste un criterio univoco in base al quale tale controllo viene deciso: è sufficiente che l’impianto di sollevamento abbia più di 10 anni.
La verifica decennale consiste in un’indagine molto capillare finalizzata a stabilire lo stato di efficienza e sicurezza della macchina e di ogni sua componente strutturale. In base all’esito dei test effettuati, il tecnico incaricato valuta se l’apparecchio di sollevamento può essere ancora utilizzato. Il presente Studio Tecnico di Ingegneria Meccanica STIMGRU, dal 1978 mette a disposizione dei clienti le proprie competenze.
Cos’è la dichiarazione di corretta installazione della gru o esecuzione del corretto montaggio e chi la deve rilasciare?
È la dichiarazione che gli installatori devono rilasciare per attestare di avere eseguito la lavorazione secondo le norme di sicurezza sul lavoro e le istruzioni fornite dal costruttore delle gru edili o dell’impianto di sollevamento. Il verbale di esecuzione STIMGRU prevede una apposita sezione in cui vengono riportati i risultati delle prove dinamiche e la relativa dichiarazione di corretta esecuzione dell’apparecchio di sollevamento. Per questa verifica dovrà essere presente in cantiere il registro di controllo della macchina debitamente compilato dal datore di lavoro.
Registro di controllo
A cosa serve il registro di controllo della gru?
Serve a fornire un quadro generale ed immediato di tutti gli interventi eseguiti sulla gru, riportati in ordine cronologico.
Chi deve tenere aggiornato il registro di controllo della gru?
La ditta che effettua le verifiche periodiche degli apparecchi di sollevamento ha l’obbligo di aggiornare il registro di controllo.
Cosa si deve fare se si smarrisce il registro di controllo?
Se si smarrisce il registro, è necessario ripristinarlo richiedendo il formulario alla ditta che si occupa dell’assistenza degli apparecchi di sollevamento, procedendo alla ricostruzione degli eventi nell’ordine in cui si sono verificati attraverso i verbali di esecuzione delle lavorazioni effettuate sulla macchina.
Prima verifica apparecchi di sollevamento
Quando si deve richiedere la prima verifica periodica degli apparecchi di sollevamento all’INAIL?
Prendendo come riferimento la data della messa in servizio della gru, il datore di lavoro deve inviare la richiesta di immatricolazione della gru al più presto all’INAIL competente per territorio. L’INAIL è obbligato a comunicare in breve tempo i relativi numeri di matricola. Ricevuto per posta certificata il numero di matricola (il numero di matricola può essere comunicato al consulente incaricato di trattare le pratiche INAIL tramite il CIVA), il proprietario della gru deve inviare all’INAIL per via telematica tramite il CIVA richiesta di prima verifica, citando il numero di matricola assegnato precedentemente dall’INAIL. Nella richiesta di prima verifica bisogna citare il nome dell’Organismo Notificato presente sul territorio e riportato negli elenchi dell’INAIL. Questa citazione è importante, perché nel caso di impossibilità dell’INAIL ad eseguire la prima verifica periodica, viene incaricato dall’INAIL dell’esecuzione della prima verifica periodica lo stesso Organismo Notificato riportato nella domanda di immatricolazione della gru. Nel caso si incontrino difficoltà, si consiglia di avvalersi della collaborazione di un consulente esperto qual è STIMGRU.
Nel caso che la gru non superi la prima verifica dell’INAIL o nel caso che si siano commessi degli errori nella compilazione dei moduli di immatricolazione o di prima verifica, si possono richiedere chiarimenti a STIMGRU
Se si è dimenticato di denunciare l’installazione di una gru all’ISPESL, cosa si deve fare?
Si denuncia immediatamente l’installazione della gru per non pagare la sanzione pecuniaria imposta dagli organi di controllo.
Chi rilascia la documentazione da allegare alla denuncia di messa in servizio o immatricolazione dell’impianto di sollevamento da inviare all’INAIL e all’USL?
Il certificato di conformità CE della macchina deve essere rilasciato dal costruttore della gru e di solito viene consegnato unitamente al manuale di uso e manutenzione.
Acquisto, vendita o messa fuori servizio impianti di sollevamento
Cosa si deve fare in caso di demolizione, vendita o messa fuori servizio di un’attrezzatura di lavoro per il sollevamento?
Come previsto dal D.M. 11 aprile 2011 (Allegato II° al punto 5.3.3), il datore di lavoro deve comunicare alla sede INAIL competente la demolizione, la vendita o la messa fuori servizio dell’impianto di sollevamento e informare anche l’ufficio ASL territorialmente competente. In caso di demolizione di un impianto di sollevamento, occorre allegare alla comunicazione inviata all’ASL il libretto e l’eventuale targhetta metallica di identificazione dell’ENPI o dell’ISPESL.
Cosa si deve fare se si acquista un impianto di sollevamento usato?
Si deve richiedere al venditore il libretto di omologazione rilasciato dall’ENPI (per apparecchi immatricolati prima del 1983) o dall’ISPESL (per apparecchi immatricolati dal 1983 al 1996).
Cosa si deve fare se il venditore ha smarrito il libretto di cui sopra?
Ci si deve rivolgere a STIMGRUche provvederà a risolvere la situazione. In ogni caso è opportuno consultare STIMGRU prima dell’acquisto.
Per apparecchi di sollevamento provvisti di marcatura CE, occorre farsi rilasciare la dichiarazione di conformità del costruttore della gru originale, le istruzioni per l’uso e la manutenzione, il registro dei controlli eseguiti e la relativa scheda tecnica. In tutti i casi, è necessario farsi rilasciare il verbale dell’ultima verifica effettuata.
Si può utilizzare un apparecchio di sollevamento che risulta in funzione da molti anni, o che è stato utilizzato molto frequentemente?
Si deve verificare sul manuale d’uso dell’impianto di sollevamento il numero massimo di cicli di lavorazione. Se tale informazione non è presente nel manuale d’uso e manutenzione è opportuno rivolgersi a STIMGRU
Indagine supplementare apparecchi di sollevamento
Che cosa si intende per indagine supplementare o relazione dei cicli residui?
ll D.M. 11 aprile 2011 sancisce l’obbligo dell’indagine supplementare, chiamata anche verifica ventennale o calcolo dei cicli vita residui della gru. Tale verifica è volta ad individuare eventuali vizi, difetti o anomalie nell’utilizzo di attrezzature di lavoro per il sollevamento messe in esercizio da oltre 20 anni. La relazione dei cicli di vita residua della gru consiste in una certificazione redatta a seguito di un’indagine strutturale approfondita sulla macchina, e stabilisce la vita residua in cui l’impianto potrà ancora operare in condizioni di sicurezza.
Quali attrezzature di lavoro devono essere sottoposte ad indagine supplementare?
Il D.M. 11 aprile 2011 obbliga i datori di lavoro che utilizzano macchine per il sollevamento classificate come gru mobili (gru per edilizia), gru trasferibili (autogru e gru da camion) o ponti mobili sviluppati su carro ad azionamento motorizzato ad effettuare un’indagine supplementare allo scadere dei 20 anni dalla messa in servizio. Ecco le attrezzature di sollevamento soggette all’obbligo di verifica ventennale:
• Gru a bandiera;
• Carroponte;
• Gru monorotaie;
• Gru a cavalletto;
• Gru a torre;
• Gru derrick;
• Gru su autocarro;
• Autogrù
• Gru a cavalletto semovente
• Gru a portale mobile
• Carrellone gommato di sollevamento
Sostituzione funi, catene o ganci di una gru e installazione radiocomando
Cosa si deve fare in caso di sostituzione delle funi o delle catene di una gru?
Occorre far sostituire la fune (catena o gancio) deteriorata con un’altra fune delle medesime caratteristiche da una persona competente. Puoi trovare i dati tecnici delle funi nel libretto di immatricolazione o, in sua assenza, nel manuale di istruzioni del fabbricante. Si annota la sostituzione all’interno del libretto di collaudo/omologazione e nel registro di controllo. La dichiarazione di conformità della fune deve essere conservata.
Si puà utilizzare un gancio di portata superiore rispetto al gancio omologato con l’apparecchio di sollevamento?
Si, è una scelta possibile, che migliora il livello di sicurezza dell’impianto.
La portata dell’apparecchio di sollevamento non aumenta, perche la portata è determinata dall’elemento strutturale più debole.
Cosa si deve fare per installare un radiocomando su un impianto di sollevamento?
Si deve richiedere all’installatore del radiocomando la seguente documentazione:
• Una dichiarazione di corretta installazione;
• Lo schema elettrico di accoppiamento del radiocomando col quadro elettrico a bordo macchina;
• La dichiarazione di conformità del costruttore del radiocomando;
• Il manuale d’uso.
• Il certificato di conformità CE